Gianluigi Buffon: ero in un baratro e mi chiedevo: ma non sono bello, ricco e famoso?”

buffon

Il 2004 è stato uno degli anni più difficili nella vita di Gianluigi Buffon , che qualche tempo fa ha raccontato di avere sofferto di un male oscuro ma reale: la depressione.

“Avevo perso la gioia di vivere, non davo più sollecitazioni al mio cervello per sottrarlo alla fissazione in cui era caduto” ,

rivela il portiere in uno stralcio del libro ‘Demoni’ pubblicato da ‘La Stampa’.

Quindi Buffon ricorda in particolare un episodio di quel periodo buio: Non potrò mai scordare una sfida di campionato contro la Reggina, in casa .

Prima della partita, durante la fase di riscaldamento, mi è venuto un fortissimo attacco di panico .

Davanti a tutti. Nessuno si accorgeva di niente e questo mi faceva sentire ancora più solo.

Il cuore batteva a mille, il respiro diventava sempre più affannoso, pensavo di morire , pur sapendo che non sarebbe accaduto”.

Nonostante questo Buffon decise di scendere in campo: “Sono riuscito a scavare nelle mie risorse migliori, quelle dell’orgoglio, dell’amor proprio e dell’amore verso il lavoro.

Mi sono detto: Se molli adesso lo farai ogni volta che sarai in difficoltà.

Mi sono reso subito protagonista di una parata importantissima su Cozza , quando il risultato era ancora fermo sullo 0-0.

Alla fine abbiamo vinto 1-0. Quella parata ha rappresentato per me una scossa clamorosa, ha funzionato da elettroshock” .

Il portiere poi racconta le difficoltà di quel periodo: Ero costretto a far convivere forzatamente il mio malessere

e il fatto di dover fornire prestazioni elevate sul campo per non creare danni alla Juventus e all’Italia .

Quello stato di me così arrendevole, che non conoscevo, mi accompagnava nel baratro di mille domande.

Cosa sta accadendo? Perché proprio a me? Ma non sono bello, ricco e famoso? “.

A salvare Buffon dalla depressione però non è stato solo il calcio: ” Mi è capitato di visitare la Galleria d’Arte Moderna a Torino, e lì ho notato un quadro in particolare (di Chagall).

A colpirmi è stata la scossa momentanea che la visione di quell’opera mi ha provocato.

Come se qualcuno stesse di nuovo bussando al mio cervello, chiedendogli se fosse in casa. Per qualche minuto mi ha reso contento .

Ho iniziato a leggere tanti libri. Mi sono anche iscritto a un corso di chitarra”. L’inizio della rinascita.

 

Fonte: http://www.goal.com/it/notizie/buffon-e-la-depressione-attacco-di-panico-contro-la-reggina/qg6tja0qi8qo1lvt7o3cz8hl5

CONTINUA A LEGGERE CLICCA QUI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.