«Davide Astori non è morto nel sonno»

 «Davide Astori non è morto nel sonno».
Un colpo di scena che riapre ferite ancora troppo fresche per essere considerate cicatrizzate e rischia di avere pesanti conseguenze.

A sostenere questa nuova tesi – come rivelato questa mattina dal ‘Corriere della Sera’ – è la perizia sul decesso del 31enne capitano della Fiorentina.

IL CONTENUTO DELLA PERIZIA

Nella perizia si parla infatti di «tachiaritmia», un’accelerazione improvvisa dei battiti fatale all’atleta che inizialmente si pensava fosse morto per una bradiaritmia.

Una tesi che rovescia dunque completamente l’ipotesi iniziale, sostenendo esattamente il contrario.

Nella perizia si spiega poi che si sarebbe trattato del primo episodio violento di una patologia mai manifestata in precedenza.

Il difensore avrebbe forse avuto qualche possibilità di salvarsi se avesse condiviso la camera con un compagno o con qualcuno in grado di dare l’allarme e chiamare i soccorsi.

PARLA IL PROCURATORE DI UDINE

“Posso solo dire che sul caso è aperto un fascicolo a carico di ignoti. La collega sta studiando il documento.

Non appena il lavoro sarà terminato decideremo se proseguire l’indagine o chiedere l’archiviazione“.

Davide Astori era legato alla modella Francesca Fioretti, dalla quale aveva avuto la figlia Vittoria nel 2016.

In seguito alla sua morte, sia la Fiorentina sia il Cagliari hanno deciso di ritirare la maglia numero 13. Astori era solito indossarla in virtù della sua ammirazione per Alessandro Nesta.

Fonte: https://internapoli.it/davide-astori-morto-sonno-perizia-medica-bradiaritmia-francesca-fioretti/

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