gatto-achille-mondiali-russia-2018-vincitore

Farà le veci del polpo Paul: il gatto Achille, di pelo bianco, tiene uno sguardo che incute terrore ed è sordo, così non potrà sentire i suggerimenti di chi lo indirizzerà verso questa o quella squadra. Ecco come farà a prevedere il gol nei Mondiali RUSSIA 2018

gatto-achille-mondiali-russia-2018-vincitore

«Miao, gol». Viviamo tempi fragili, abbiamo bisogno di oracoli che diano graffiate al futuro. Il Mondiale di Russia 2018 non lo deciderà un gol di Neymar, una rovesciata di Cristiano Ronaldo o un dribbling di Messi; ma più semplicemente la fame di un gattino piccino picciò che si farà tentare da una manciata di croccantini.

Si chiama Achille, il gatto, è di pelo bianco e tiene uno sguardo che incute terrore ed è sordo, così non potrà sentire i suggerimenti di chi lo indirizzerà verso questa o quella squadra.

Farà le veci del mitologico Polpo Paul, ricordate? Era il polpo – nome di battesimo Piovra di Oberhausen per gli amici Paul – che divenne famoso al mondiale sudafricano del 2010.

gatto-achille-mondiali-russia-2018-vincitore

Stava nella sua vaschetta, gli piazzavano ogni giorno davanti due scatoline, sopra ogni scatolina sventolava la bandiera di una squadra che quel giorno sarebbe scesa in campi. dentro le scatole c’era il suo pranzo: molluschi, ostriche, crostacei.

Oltre il vetro dell’acquario, inchiodato all’eternità dai flash di decine di fotografi in attesa, il Polpo Paul zompava su una delle due scatole, scardinava il coperchio, ingurgitava il pranzetto e in questo modo diceva al mondo: vincerà questa squadra.

Oltre che fame, aveva fiuto. In quel torneo le indovinò tutte: dalla fase a gironi fino alla finale. Misteri della fede. Il Polpo Paul se ne andò nel sonno – ma a pancia piena – qualche mese dopo il Mondiale e oggi riposa all’Acquario di «Sea Life» a Oberhausen. (Non fiori, ma un frittino misto).

Quattro anni fa in Brasile si tentò la fortuna con il simpatico armadillo Norman, ma non ne azzeccò mezza, venne bocciato nella fase a gironi e sostituito dai pinguini di Birmingham.

Pure loro erano farlocchi: il panda Ying Mei indovinò un paio di risultati, ma non aveva lo stesso appeal di Paul e finì presto nel dimenticatoio.

Ora avanti tutta con Achille, gatto omerico che ha tra le unghie il destino di Russia 2018. Tocca a lui fare l’indovino.

Il teatrino l’hanno già allestito, al caffè «Repubblica Cat». Nelle foto Achille sta in agguato tra due boccette piene di croccantini, in mezzo alle quali troneggia un pallone.

Anna Kasatkina, la veterinaria che si occupa dei gatti che al museo Hermitage di San Pietroburgo hanno la responsabilità civile di tenere i topi alla larga dalle opere, ha spiegato che il buon vecchio Achille – bontà sua – «vede con il cuore».

Per la cronaca: ha già deciso che la partita inaugurale tra la Russia e l’Arabia Saudita la vincerà la Russia.

C’è il sospetto che se si fosse pappato la boccia di croccantini con la bandiera araba, gli organizzatori l’avrebbero spedito in Siberia. Inevitabile il proverbio – reso celebre da Trapattoni – con cui ci affidiamo alle straordinarie capacità indovine di Achille: «Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco», alla faccia dei croccantini.

Fonte: https://www.vanityfair.it/lifestyle/animali/2018/06/14/e-il-gatto-achille-lindovino-dei-mondiali-russia

CONTINUA A LEGGERE CLICCA QUI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.