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Corona, ospite da Giletti a Non è l’Arena, ha parlato dell’aggressione subita nel boschetto di Rogoredo, nella periferia di Milano, rinominato “boschetto della droga”.

“Ora dirò una cosa impopolare – ha esordito Corona, come riportato da FanPage – Il problema non sono gli uomini di colore, perché la droga, agli uomini di colore, gliela danno gli italiani. Allo Stato conviene avere un posto come il bosco della droga. Bisogna curare questi drogati, ma le cure costano e lo stato preferisce lasciarli lì. C’è differenza tra la droga che gira nel mio ambiente e quella droga lì. Nel mondo dello spettacolo si drogano tutti, non faccio fatica a dirlo: ma è cocaina, è droga per ricchi. Quella del boschetto è la droga dei disperati, l’eroina tagliata male, lo speedball che è un mix di eroina e cocaina in vena. Costa poco, 2-3 euro per pochi grammi, perché l’eroina ormai è passata di moda e viene mischiata a sostanze chimiche. Chi spaccia non si droga”.

Corona e le coltellate sulla schiena

Corona, entrato in quel boschetto insieme ad altre due persone con telecamere nascoste ad infrarossi per registrare un reportage, ha poi raccontato nel dettaglio l’aggressione:

“Appena mi riconoscono mi strappano i pantaloni e la maglietta. Vedono i microfoni nascosti nei pantaloni e me li strappano via. Il russo finisce a terra, ha preso un sacco di botte, l’operatore riesce a scappare. Comincia una rissa nel buio. Dopo i primi pugni, sono scappato. Ma sono caduto e mi sono trovato con 5 o 6 di loro addosso. Mi hanno picchiato e uno ha tirato fuori il coltello. Sono riuscito a divincolarmi. Io sono uno che sa menare, ho fatto a botte quando ero in prigione. Un altro non ce l’avrebbe fatta. Ho i segni delle coltellate sulla schiena, fortunatamente mi hanno preso di striscio. Uno mi ha inseguito chiedendomi se ero Corona, appena gli ho detto di sì mi ha lasciato andare. Mi ha lasciato per un senso di rispetto tra detenuti, il mondo della criminalità mi ama molto perché sono uno che ce l’ha fatta”.

L’ex re dei paparazzi ha poi tirato una frecciatina ai Carabinieri, accusandoli di non esser entrati nel boschetto incriminato:

“Le volanti dei Carabinieri non sono entrate per aiutarmi ma hanno atteso fuori. I Carabinieri hanno chiesto perché ero nel bosco, e sono rimasti lì. Non sono mai entrati”.

Fonte https://www.bitchyf.it/corona-giletti-aggressione/

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