La conduttrice è amareggiata, e sottolinea che a differenza di quanto è stato detto da Pier Silvio Berlusconi, nulla è stato concordato e non c’è nessun programma per lei all’orizzonte…
«Provo dolore, sgomento e rabbia. Non ho concordato niente, Ne ho sopportate tante. Forse un giorno lo racconterò. Ho messo la testa sott’acqua perché lavoravo con passione. Ma adesso basta, Mi sono trasferita a Milano senza i miei due figli».

Barbara ricorda la chiusura di Domenica Live, bata 14 anni fa, con ottimi ascolti, sostituita dal programma di Silvia Toffanin, compagna di Pier Silvio Berlusconi.
Ricorda un altro avvenimento : «Il 26 marzo ero a teatro a Bari, su Canale 5 andava in onda Verissimo e su Rai 1 Domenica in, col mio videomessaggio di 90 secondi per la mia amica Gabriella Labate, la moglie di Raf. Messaggio autorizzato dal direttore delle news Crippa e da Restelli. Bene. Sull’account QuiMediaset esce il seguente tweet: “Che cosa antipatica. Troie mi pare azzeccato Silvy” sotto la foto mia e di Mara. Resta solo 2 minuti, chi ha le chiavi per entrare lo cancella. L’account dichiara di essere stato hackerato e il giorno dopo QuiMediaset si scusa con le persone offese e i follower ammettendo che è stato un errore interno».

Barbara continua: «Nessuno mi chiede scusa, in fondo sono stata chiamata “troia”, ho due figli che non vogliono mai apparire, si sono chiesti: possibile che l’azienda dove lavora da anni la chiami troia? Dopo tre giorni il capo della comunicazione mi chiede scusa privatamente ammettendo che tutto è partito dal suo piccolo gruppo di persone che si occupa, appunto, della comunicazione».
Barbara così capisce che gia dopo questo avvenimento la sua presenza non era gradita dall’azienda, così ha avvertito il suo manager Lucio Presta, Al quale propongono un rinnovo di contratto per due anni.
Ma in realtà non succede niente.
Allora Lucio Presta comunica che: “Barbara ha bisogno di sentirsi voluta dall’azienda, siccome non c’è questo sentimento, perché non facciamo una cosa più corretta? Salutiamoci il 2 giugno, lei rinuncia ai soldi tranquillamente e siamo liberi di andarci a cercare un lavoro a stretto giro”».

Dopo succede che: «passano meno di 48 ore, Pier Silvio Berlusconi è inamovibile: fino a dicembre è con noi, troveremo altre cose. Porto avanti Pomeriggio 5, programma che amo, quel pubblico me lo sono creato in 15 anni. Media tutto l’anno del 16% di share, con punte del 22%, come sottolinea Mediaset in una nota. Il 2 giugno, ultima puntata, saluto: “Ci vediamo a settembre”.
Continuo ad andare a Cologno Monzese per due settimane, con la costumista e la sarta preparo gli outfit per la ripartenza».

Barbara viene chiamata il 26 giugno per chiudere in anticipo il contratto cosi già a settembre potrà ricominciare.

Ma accade l’inaspettabile: «Il 28 vengo a sapere che dopo 15 anni non ci sarò più, I modi sono inaccettabili. Mi hanno ferito profondamente: prendi questa decisione senza dirmi nulla e senza darmi la possibilità di salutare i miei spettatori. Fabio Fazio è andato via e ha salutato tutti, come Serena Bortone. Io non ho potuto ringraziare nessuno. E il comunicato: non ho concordato niente, mi hanno lasciato a casa in pochi giorni».

Barbara si toglie un altro sassolino sul ‘trash’ delle sue trasmissioni:
«Che cos’è trash? Una volta per tutte. Perché fino a tre anni fa a Live – Non è la D’Urso a mezzanotte e mezza i personaggi non erano di Serie A? Primo: col budget che man mano si era ridotto chi chiamavo? Secondo: io da anni conduco Pomeriggio 5 col tailleur, occupandomi rigorosamente di cronaca, e perché continuano a dirmi trash? Se fossi trash, col programma sotto testata giornalistica avrei un richiamo dal cdr, mai successo. Anche i giornalisti che lavorano con me sono trash? Vedo su Canale 5 cose molto molto trash: non solo non vengono fermate, ma vengono esaltate. Eppure il figlio di Silvio in questo percorso «non ha avuto ingerenze».

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